Triora: storia, natura e leggende sulle Alpi Liguri
Roccaforte genovese dal 1261, Triora si sviluppa su più livelli in una struttura urbana compatta, intrecciata di carugi — i caratteristici vicoli liguri — dove è ancora visibile l’antico sistema difensivo: i muri esterni delle abitazioni, dotati di feritoie, fungevano da baluardo contro gli attacchi.
Un ingegnoso impianto garantiva un tempo l’approvvigionamento idrico attraverso la cisterna centrale e le fontane Sottana e Soprana. Quest’ultima sorge accanto all’omonima porta, l’unica superstite dei sette accessi storici al borgo, distrutti dai nazisti nel 1944. La più antica — la porta della Carriera o Peirana — risultava nel 1865 ancora “fasciata di ferro”.
Famosa come “paese delle streghe”, Triora è tristemente nota per i processi per stregoneria tenutisi tra il 1587 e il 1589, e oggi è insignita della Bandiera Arancione del Touring Club Italiano.
Tra wilderness e panorami mozzafiato
Verdissima e selvaggia, l’alta valle Argentina è lo scenario naturale in cui si inserisce Triora. Ci troviamo nel cuore del Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri, che si estende per oltre 6000 ettari di paesaggi montani dominati dal Monte Saccarello (2200 m), la vetta più alta della Liguria.
A pochi chilometri dalla Riviera dei Fiori e dal confine francese, Triora è il punto di partenza ideale per numerose attività all’aperto: trekking, mountain bike, arrampicata, canyoning e ciclismo da strada.
Il parco, attraversato dall’Alta Via dei Monti Liguri, è un intreccio di sentieri, strade sterrate e percorsi secondari con viste mozzafiato su Alpi e mare, tra suggestivi corsi d’acqua e boschi rigogliosi.
Sentiero della Castagna e itinerari outdoor
Tra i tanti percorsi escursionistici, spicca il Sentiero della Castagna, che ripercorre un antico tracciato del XIII secolo punteggiato di casoni per l’essiccazione delle castagne. Partendo dalla chiesa di San Bernardino e raggiunta la frazione Cetta, il sentiero si snoda tra pascoli e boschi di latifoglie fino al Colle Langan, da dove si può scendere verso la Val Nervia.
Per raggiungere la Valle Arroscia, invece, si percorre la strada sterrata a nord di Triora, passando per il Passo Garlenda e il Colle Garezzo, sempre collegati all’Alta Via dei Monti Liguri.
Un altro itinerario ad anello ciclopedonale parte dal centro storico e attraversa il Passo della Guardia e il pianoro della Bassa di Sanson, ombreggiato da larici e sorbi. Entrambi i passi, Guardia e Garlenda, portano anche alla salita al Monte Saccarello, da affrontare partendo dalla frazione Verdeggia, tra spettacolari fioriture di rododendri.
Climbing e canyoning tra le valli
Le valli Argentina e Nervia sono anche mete ideali per gli amanti dell’arrampicata:
- La falesia di Loreto, sulla sponda sinistra del torrente Argentina, è adatta a ogni livello.
- I Blocchi di Triora sono perfetti per chi pratica bouldering.
- La bastionata del Monte Pietravecchia, tra Italia e Francia, richiede maggiore esperienza e tecnica.
Per gli appassionati di canyoning, il torrente Argentina, in corrispondenza del lago Degno e della confluenza con il rio Grognardo, offre un percorso emozionante lungo 300 metri, con un dislivello di 30 metri e due suggestive cascate da attraversare.